Siglati i protocolli di intesa con i sindacati per il riavvio in sicurezza delle attività produttive di Aprilia e Moto Guzzi.
Il Gruppo Piaggio ha siglato con le organizzazioni sindacali degli stabilimenti italiani di Aprilia (Noale e Scorzè – VE) e Moto Guzzi (Mandello del Lario – LC), i Protocolli di intesa con cui sono state definite le linee guida e le misure da attuare per garantire ai lavoratori la massima sicurezza sanitaria al riavvio delle attività produttive, sospese a causa del virus Covid-19.
Le misure definite nei Protocolli si basano sulle disposizioni dei decreti governativi emessi nell’ambito delle azioni di contrasto alla diffusione del Covid-19 e sono state integrate con le precauzioni sanitarie aggiuntive già introdotte dal Gruppo Piaggio, volte a preservare la sicurezza dei propri dipendenti.
In particolare, sono state definite importanti opere di igienizzazione e sanificazione di tutti gli ambienti di lavoro, sia prima della ripresa delle attività lavorativa, sia ad attività avviate.
A tutti i lavoratori, operai e impiegati, verrà fornito a cadenza regolare un apposito kit con dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti e, quando necessario occhiali, e saranno messi a disposizione dispenser con gel igienizzanti.
Sarà garantita la massima diffusione a tutti i lavoratori di un pacchetto di informazioni in merito alle misure e regole da adottare all’intero dei locali aziendali, tra cui le misure di distanziamento all’interno delle mense, modalità di gestione delle riunioni, indicazioni di comportamento per visitatori e fornitori e informazioni dai medici competenti per la gestione di possibili sintomi di Covid-19 e attività di prevenzione da adottare nelle situazioni di emergenza.
Verrà mantenuta negli stabilimenti la misurazione della temperatura corporea, affidata a ditte specializzate esterne, che verrà progressivamente eseguita anche con l’utilizzo di termoscanner.
L’organizzazione del lavoro terrà in considerazione sia le esigenze sanitarie sia quelle produttive. Saranno adottate soluzioni idonee a garantire il distanziamento sociale di almeno 1 metro nel corso attività lavorative, in ingresso e uscita dallo stabilimento, nella mensa e nelle aree comuni.
Compatibilmente con le esigenze di carattere tecnico-organizzative, è prevista l’adozione dello smart working per attività specifiche ed anche per soggetti con particolari patologie valutate dal Medico Competente.
Il rispetto delle regole previste dai Protocolli siglati sarà richiesto anche ai fornitori e al personale delle ditte esterne, che garantiranno con autocertificazione.
Gli interventi e le misure previsti nel Protocollo saranno monitorati dal Comitato già costituito secondo quanto previsto dall’intesa tra Governo e Parti Sociali, siglata in data 14 marzo 2020.